domenica 8 luglio 2012

La Tristezza Consapevole





Sono triste. Ma non semplicemente triste. Ho la tristezza consapevole. Cercherò di spiegarmi...
Prendiamo come esempio l amore (tanto per cambiare!).
Se una persona non ha ancora trovato, conosciuto l'amore, non riesce a provare certe sensazioni, certe emozioni. Sente che gli manca qualcosa, che non è soddisfatta e diventa triste.
Se invece ci si innamora perdutamente e, per qualche motivo, si perde quell'amore,si ha la tristezza consapevole. Consapevole perchè si è provato,conosciuto,toccato con mano (o meglio,col cuore!) le gioie,le emozioni inebrianti dell Amore,quindi si sa benissimo cosa si è perso e non si sta più vivendo.


Ecco, questa è la tristezza consapevole. Quella più amara, più dura da sopportare.
Quella che in certi giorni  ti fa stare rannicchiata in un angolo o vivere con disinteresse, senza coinvolgimento, ciò che ti circonda.
Quella che non ti lascia gioire delle piccole cose: dei caldi raggi del sole, del sorriso di un bambino, dell'abbraccio di un tuo caro...
Quella che ti fa arrabbiare. Arrabbiare perchè non ti lascia gioire!!!!!!!!!
Quella che, come un serpente, si insinua nel labirinto della tua mente e ti avvelena i pensieri.
Odio questa tristezza e più la odio,più la faccio entrare dentro di me! Mi fa sentire debole,immatura, irrispettosa verso la vita, verso persone che hanno motivi ben più validi dei miei per sentirsi consapevolmente tristi...ma sono un essere umano. Ho i miei limiti, le mie fragilità, i miei mille "talloni d' Achille"..
E intanto,come direbbe una famosa canzone, penso..."Tristezza, per favore vai via!!!!!!!!!"


                                                             Lettera Scarlatta




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